Zanzibar: una vacanza non lontano dall’Italia!

mare e spiaggia

Si dice che marzo è un mese pazzerello e per me (Valeria) marzo 2018 lo è stato per davvero! Infatti, stanca del freddo invernale ho deciso di partire alla volta di un paese caldo, per godermi così un po’ di sole.

Avevamo a disposizione solo una settimana e pertanto abbiamo scelto un posto che fosse non troppo lontano dall’Italia e che fosse di grandezza tale da poter essere sufficientemente visitato.

E’ bastato leggere qualche informazione per sciogliere ogni dubbio sulla nostra meta… si parte, destinazione Zanzibar!!!

Photo: havefun.events

E’ stata la mia prima volta in Africa. Mi aspettavo un’isola che avesse sì tantissime cose da vedere ma che fosse anche un po’ turistica.

Invece, con mio enorme piacere, nonostante i numerosi villaggi turistici e resort, ho trovato la vera, autentica e tanto attesa Africa.

Difficile scrivere in poche righe quello che è Zanzibar ma proverò a raccontarvi almeno un po’ di questa bellissima isola, anticipandovi già che io me ne sono innamorata.

Photo: havefun.events

Una delle sue caratteristiche principali è la forte esposizione al fenomeno delle maree…il mare, infatti, qui cambia continuamente. Quando ci alzavamo al mattino (avevamo la stanza proprio davanti al mare) ci affacciavamo e vedevamo l’Oceano Indiano, ma di ritorno dalla colazione…il mare non c’era più. Tornava poi lentamente qualche ora più tardi!

Nelle ore di bassa marea è possibile fare lunghe e bellissime passeggiate andando a curiosare cosa lascia l’oceano ritirandosi. Qua e là in spiaggia si possono incontrare donne indaffarate a raccogliere le alghe lasciate dal mare (vengono vendute ed utilizzate a fini casalinghi).

Bassa marea – Photo: havefun.events

 

Alta marea – Photo: havefun.events

Il giorno successivo al nostro arrivo a Zanzibar abbiamo deciso di immergerci immediatamente nel cuore pulsante e multietnico dell’isola decidendo di andare a visitare Stone Town, capitale di Zanzibar, nonché sua unica città!

Dopo un’ora di viaggio durante la quale abbiamo attraversato villaggi e foreste, eccoci arrivare nella caotica e colorata Stone Town.

Photo: havefun.events

Questa città è un vero labirinto di viuzze che in un primo momento può spaesare ma che appena raggiunta un po’ di dimestichezza ti permette di girare tranquillamente. Qui abbiamo visitato prima le prigioni degli schiavi (Zanzibar era infatti il luogo ove si trovava il mercato degli schiavi neri in arrivo da tutto il continente africano), poi il coloratissimo e caotico mercato di spezie, verdure, frutta, carne, pesce, tessuti (esperienza forte ma davvero bella!).

Photo: havefun.events
Photo: havefun.events

Abbiamo poi proseguito immergendoci nelle viuzze di Zanzibar fino ad arrivare alla casa di Freddy Mercury. Mentre eravamo intenti a scattarci qualche foto, senza alcun tipo di preavviso, il cielo si è velocemente rabbuiato e dopo pochi minuti ha iniziato a piovere buttando dal cielo secchiate e secchiate d’acqua.

Mentre tornavamo al nostro albergo dai finestrini abbiamo potuto vedere tantissimi bambini intenti a giocare e saltare divertiti sotto la pioggia nelle varie pozze d’acqua, un’immagine che porteremo sempre con noi.

Photo: havefun.events

Nei giorni successivi abbiamo visitato le varie spiagge dell’isola tra cui il bellissimo atollo di Nakupenda, una lingua di sabbia che appare e scompare a seconda dei cicli delle maree, dove abbiamo mangiato aragoste e cicale grigliate dai ragazzi zanzibarini che ci hanno accompagnato in questo paradiso; Kendwa con una distesa kilometrica di sabbia bianca e un mare fantastico e trasparente dov’è possibile vedere tramonti da favola; Mnemba dove siamo stati a fare snorkeling e dove abbiamo avuto la possibilità di nuotare con i delfini in libertà.

Photo: havefun.events

Photo: havefun.events

Esperienza fantastica è poi stata la visita ad uno dei villaggi degli abitanti di Zanzibar! Avevamo portato dall’Italia un po’ di materiale scolastico e qui abbiamo potuto lasciarlo ai bimbi del posto, insieme a riso e farina comprata in un mercato poco lontano.

Photo: havefun.events

Giorno dopo giorno, avventura dopo avventura, scottatura dopo scottatura (nonostante la crema solare 50+), la settimana volge al termine e tristemente lasciamo quest’isola che ci rimarrà sempre nel cuore e dove torneremo sicuramente! Tornati in Italia, neanche a dirlo, scopriamo immediatamente che il famoso Mal d’Africa esiste per davvero!

P.S. Se doveste andare anche voi in questa bellissima isola non dimenticate di portare in valigia un po’ di materiale scolastico (penne, quaderni) o vestiti che non usate più, qui infatti saranno utilissimi.

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